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DOHA, TRADIZIONE E FUTURO

Aggiornamento: 14 ago

DOHA, in arabo significa il grande albero, capitale dello stato del Qatar, dove vi è la sede del governo  il cui capo è l’emiro Tamin Bin Hamad Al Thani. Situata sul Golfo Persico e dove è presente il principale quartier generale USA del Comando Centrale Militare. Importanti sono i numerosi istituti che si dedicano alla ricerca e all’innovazione: l’Education City.

Ma adesso vi voglio raccontare la mia esperienza…

La maggior parte degli edifici del centro storico di Doha hanno origini recenti e molti altri, sono tutt’ora in costruzione. Doha è stata fondata solo nel 1825 dai cacciatori di perle della zona. E’ una città giovane, che si trasforma ogni giorno, il Pil pro-capite è il più alto al mondo, una città divisa a metà, tra l’era moderna e quella passata, continuamente in evoluzione, con nuovissime costruzioni di hotel, grattacieli luccicanti ed edifici moderni.

saba wesser, qatar, doha
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Arrivo per la prima volta a Doha, (come scalo), nel viaggio verso il Vietnam, la Cambodia e la Thailandia, rilassandomi qualche ora presso la straordinaria e lussuosa Lounge della Qatar Airways, lasciandomi ispirare da una selezione al buffet tra torte, cibo internazionale, locale ed asiatico, degustando ottimo champagne ed ammirando dalle vetrate perfettamente pulite, i voli aerei che atterravano e decollavano, Il tutto avvolta da una coperta morbidissima. Ero in attesa della coincidenza per il Vietnam. Quindi, non visitai la città, mi attendeva al ritorno dopo qualche settimana.

L’Aeroporto Internazionale Hamad, è stato inaugurato nel 2014 sostituendo il vecchio aeroporto Internazionale di Doha. La compagnia di bandiera è la Qatar Airways, premiata come compagnia aerea dell’anno nel 2011-2012 e 2015. Attualmente operano circa 30 compagnie aeree, collegando l’Africa, l’Asia centrale e meridionale, Europa, Estremo Oriente, Oceania, Nord e Sud America.


Già in volo (di solito viaggio in business come in questo caso), ho trascorso un viaggio davvero sereno e gustoso…  Il personale di bordo, per lo più asiatico, è sempre stato molto disponibile e cortese, sorridente e davvero cordiale, coccolata dal primo minuto di viaggio all’atterraggio, degustando un calice di champagne di benvenuto a bordo ed un pranzo ad alta quota, accompagnato da un’ottima selezione di vini. 

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Esperienza all’aeroporto di Doha…


Appena scesa dall’aereo, al controllo passaporti vengo trattenuta per circa 45 minuti! Intanto premetto che era il mese di agosto, e c’era il Ramadan…  la signora ai controlli passaporto, con il tipico abito nero da capo a piedi, non mi vuol far passare… Essendo una viaggiatrice, conosco ed osservo le tradizioni degli altri paesi, ed il fatto che avessi le spalle coperte, portassi i pantaloni, etc, non è servito a nulla. Il motivo è stato che pensavano fossi un’araba occidentalizzata!!! In realtà donne meno vestite di me, passavano il controllo tranquillamente… Alla fine la sorveglianza mi accompagna in un stanza dell’aeroporto, presso il desk della Qatar Airways, e dopo alcuni controlli, si rendono conto che sono italiana, e mi lasciano andare.

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Finalmente tra piccole tempeste di sabbia desertica ed il fascino di un qualcosa di nuovo, arrivo presso il magnifico e lussuoso hotel https://www.fourseasons.com/doha/ attraversando strade praticamente desertiche.


Essendoci il Ramadan, di giorno le persone non uscivano, (anche perchè la temperatura oscillava dai 38- 46 gradi), molti non lavoravano, (i Qatarini sono tra le persone più ricche del mondo…), le donne restano a casa, negozi chiusi, ed anche per chi è occidentale ed è un turista, deve osservare diverse regole:

1- non masticare chewingum, 2- non bere acqua per strada, 3- avere le spalle coperte, 4- non avere contatti intimi, come baciarsi o tenersi per mano, 5- mantenere un comportamento rigoroso, 6- mangiare solo nei ristoranti che permettono l’ingresso agli occidentali e solo in determinati orari.


Insomma, non è stato semplicissimo, perchè anche in hotel, c’erano queste regole da osservare anche per noi turisti. Fumare una sigaretta è stata una della più grosse imprese come bere l’acqua!


Questi accorgimenti mi sono stati riferiti dal concerge del Four Season, inoltre specificò che solo un ristorante era aperto per gli ospiti dell’hotel e che non si poteva mangiare al di fuori. Poi, beh, dalle 18 festaaaaa. Non avete idea di cosa veniva allestito nel ristornate! Sembrava il cenone di fine anno!

Hotel Four Season


L’hotel Four Season è sempre una garanzia, situato nella costa a West Bay, con spiaggia privata e piscine riscaldate. La camera si è presentata pulita ed i servizi igienici davvero luxury e spaziosi, tutto ben curato. Il personale gentile, disponibile e professionale. Il centro Spa, è a mio parere il pezzo cool in assoluto!

Il tramonto a La Corniche


7 chilometri di lungomare per ammirare lo skyline di grattacieli in vetro e acciaio che al calar della sera accendono la capitale di luci e colori.Sul lungomare non vi passerà sicuramente inosservata la bizzarra scultura che raffigura un’ostrica gigante aperta, con all’interno una perla.

È un omaggio alla più antica e importante attività economica di Doha, la pesca delle perle, ormai non più praticata a partire dalla scoperta dei giacimenti petroliferi.


E di giorno, uno spazio verde completamente pedonale che attraversa il cuore della capitale, dove non mancano caffè alla moda, ristoranti gourmet, palestre a cielo aperto e una pista da jogging.


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Per trovare ogni tanto un pò di refrigerio, entravo in un centro commerciale… ci saranno state circa una decina di donne con i loro figli, i negozi erano chiusi, e l’aria condizionata era da polo nord, così, ho preferito continuare a camminare nelle strade desertiche, ad ammirare imponenti edifici in costruzione, una città fantasma, che dopo il calar del sole, si ripopolava di auto di lusso, persone e famiglie nei giardini pubblici, nei negozi, nel suq. Ciò che ho potuto constatare, è la divisione tra uomo e donna, ogni tanto c’erano dei gruppetti di solo uomini da una parte, e donne con bambini dal lato opposto.

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MA VEDIAMO MEGLIO COSA È IL RAMADAN


Il Ramadan, secondo la pratica islamica,  è il mese in cui si pratica il digiuno, in arabo Sawn, in commemorazione della prima rivelazione del Corano a Maometto. Non esiste una data ben precisa, infatti il Ramadan cambia ogni anno,  considerata una festività importante e fondamentale per gli osservanti, ed è uno dei cinque Pilastri dell’Islam.


Il digiuno però, ha qualche eccezione: come ad esempio nei confronti delle persone in età avanzata e che quindi non potrebbero rimanere senza cibo e acqua per diverse ore (si tratta dal sorgere al calar del sole, alba e tramonto), o per le donne in gravidanza o in allattamento, o per persone con patologie o malattie terminali.

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Museo di arte islamica

Il museo di arte islamica di Doha, è un edificio architettonico moderno progettato dall’architetto cino-americano Ieoh Ming Pei, e costruito su una penisola artificiale  affacciato sull’estremità meridionale della baia di Doha, occupando una superficie totale di ben 45.000 mq.


L’edificio si presenta con uno stile essenziale, pulito, dove la pietra chiara utilizzata per il suo rivestimento esterno, catturando la luce a seconda delle ore del giorno, regala sfumature di colore sempre diverse. Una grande vetrata, nella parte nord dell’edificio,consente una visione panaoramica della baia di Doha.

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Per gli appassionati di arte islamica, questo straordinario museo vi accompagna in 14 secoli di arte, storia e cultura,  ammirando una delle principali collezioni d’arte islamica al mondo. provenienti da diversi paesi come, l’Iran, l’Iraq, l’Egitto, la Turchia, l’India, l’Asia centrale e la Spagna. La collezione è davvero molto ricca e straordinaria, anche per chi di arte islamica non ne capisce molto, ma questo scorrere del tempo, lo si  può ammirare nelle preziose ceramiche, negli oggetti in metallo, gioielli, opere in legno, tessuti e tappeti.

Shopping al Suq Wakif

Passeggiando tra i grattacieli e i grandi centri commerciali di una città nuova e moderna, risulta molto affascinante camminare lungo il Suq Wakif di Doha. Questo enorme bazar risale alla metà del ‘900,  piacevole da visitare tra spezie, stoffe, profumi, un tuffo nel cuore del Medio Oriente. Ma si possono trovare anche negozi di artigianato locale, bar e ristoranti che offrono il cibo tipico e numerosi negozietti, frutta candita, dolci arabi, e ancora tessuti e abbigliamento tradizionale. Infatti ho acquistato la ‘abayah’, il tipico vestito delle donne, ovviamente lo utilizzo molto reinterpretato….


Purtroppo, per me amante e rispettosa degli animali, non mi sono piaciute le condizioni in cui tenevano alcuni animali domestici, ma anche tanti uccelli e conigli, sotto al sole cocente, dentro a delle gabbie…  Come del resto diversi falchi ammaestrati, uno degli hobbies dei Qatarini, ma un pò in tutto il Medio Oriente, un pò come noi con i cani e gatti…. Paese che vai, animale domestici che trovi….

The Pearl-Qatar

Una sera, mi sono recata presso il: The Pearl, un vero e proprio quartiere di lusso costruito su un’isola artificiale, in stile ‘Venezia’, con i suoi  porticcioli turistici dove fanno bella mostra yacht di lusso,  alti edifici residenziali e ville, hotel e numerose boutique con i più importanti brand internazionali, caffè, ristoranti a 5 stelle, per i gourmet più esigenti: cucina indiana, messicana, italiana, francese e americana.

Come suggerisce il nome, richiama nel progetto la forma di una collana di perle, che fino agli anni ’40 hanno rappresentato l’attività economica più importante del paese.

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Dune Bashing…

Prenotiamo una jeep con driver presso l’hotel, saliamo in auto e beh, io già soffro l’aria condizionata che è da cella frigorifero (fuori c’erano 45 gradi), finalmente, attraversiamo la nuova città di Doha, raggiungendo la periferia… o meglio, il nulla. Puro e semplice deserto, una magia per i miei occhi, un batticuore improvviso, come se fossi tornata alle mie origini. Volevo rimanere li per sempre. Scesi dalla jeep, e le mie parole furono: ‘oh, finalmente si sta bene!’ Per poco il driver svenne! C’erano 52 gradi, il sole mi scaldava la pelle, il vento era caldo, ed io, mi sentivo in paradiso.

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In fuoristrada sulle dune

Avete mai provato il fuoristrada sulle dune ma in Qatar? Da cardiopalma!!! Fu la prima volta che lo feci a Doha  e la seconda volta nel deserto Liwa di Abu Dhabi, ma vi posso dire, che se soffrite di vertigini, del vuoto, dell’immensità e della velocità, lasciate davvero perdere!


Mi guardo attorno, solo sabbia che cambiava colore a seconda dei raggi del sole, del vento, mi sarei avventurata a piedi verso l’orizzonte per rincorrere il sole, ma il driver aveva terminato di sgonfiare i pneumatici ed era pronto, aspettava me  che salissi a bordo della jeep, cosa per me fastidiosa sempre per l’aria glaciale all’interno, ma eravamo lì per surfare sulla sabbia dorata. Si parte con il dune bashing!


Non so se il driver più pazzo me l’ero beccato io, o perchè fosse la prima volta per me, buttarmi giù con un 4×4 da una duna, ma porca paletta!!!! Ogni tanto andavamo solo sulle due ruote di traverso e sembrava di capottarsi ogni volta! Davvero adrenalinico e strabiliante!

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Io felice a 52 gradi al confine...

Golfo Persico – Oceano Indiano


Alla fine del crazy tour sulle dune, si arriva al confine tra l’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi.


E’ tempo di salire sulla jeep e tornare verso l’hotel, il vento si sta alzando e sembra esserci in arrivo una tempesta di sabbia, il sole sta tramontando, ed i giochi di luce sono straordinari ed infiniti. Il deserto ha la magia del costante cambiamento, grazie al movimento della sabbia e quindi delle dune, con giochi di colori e sfumature difficili da catturare in quel solo e preciso momento. E’ in costante metamorfosi, è una danza continua, e avrei voluto rimanere lì seduta ad ammirare questo gioco sinuoso della natura, per perdermi in quel meraviglioso ricordo.

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