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Cosa Vedere a Lopar – Isola di Rab

Aggiornamento: 30 nov 2023

L‘isola di Rab (Arbe in italiano), si trova nel Golfo del Quarnaro, ed è una delle più belle isole dell’Adriatico.

Ricoperta in parte da pinete, calette e spiagge di sabbia, mentre da una parte della zona, è protetta da alture elevate che riparano l’entroterra dai freddi venti settentrionali e orientali, consentendo la coltivazione delle olive, di ortaggi e dell’uva.

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Le spiagge più belle sono situate lungo le insenature della penisola di Lopar, dove si possono scoprire le calette e le insenature, grazie escursioni tracciate da sentieri. Arbe, (Rab), viene anche chiamata l’isola smeralda, proprio per il colore del suo mare.


L’isola è coperta da una lussureggiante vegetazione,  dagli arbusti profumati sui pendii carsici del Kamenjak, alle fitte foreste di pino e quercia dove vivono lepri, fagiani e uccelli rapaci, caprioli, e con un pò di fortuna, potrete anche incontrare qualche delfino nella zona di Lopar.

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Arbe – Rab, fu popolata dagli Illiri, la tribù dei Liburni, nel 350 a.C. e nel II secolo fu occupata dai Romani,  diventando  un centro importante sulla costa orientale dell’Adriatico, denominata Felix Arba (Arb è una parola illirica che significa boscoso, oscuro, verde).


Di seguito cadde l’Impero Romano sotto il dominio bizantino, ma nel 1409 la città venne venduta a Venezia insieme alla Dalmazia, dove rimase sotto il loro dominio sino al 1797 e l’arrivo di Napoleone.

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Rab è un’isola dagli straordinari contrasti geologici

Rocciosa e nuda nella parte settentrionale,  causata dalla forte bora che qui raggiunge anche i 200 kmh, mentre più verde, boschiva e fertile nella parte occidentale. Nelle aree di Lopar e Fruga il vento e l’erosione hanno dato origine a dei canyon e ad altre forme nel terreno sabbioso, e sono diversi i sentieri da percorrere alla scoperta di questo straordinario territorio, sia per chi pratica trekking, o per gli appassionati di  geologia e allo studio dei fossili. Infatti, un giorno, sono andata in esplorazione…

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L’escursione partiva dal camping San Marino, https://www.camping-adriatic.com/it/san-marino-campeggio-rab con una guida in  gruppo verso il Geopark, ma alla fine, ho preferito andare da sola e fare un altro itinerario sul versante marino, noto per il suo rilievo carsico, con le sue spiagge di sabbia, con la costa frastagliata ricca di baie e insenature stupende, la sua conformazione rocciosa arenaria, tra sentieri, case abbandonate, impronte di animali selvatici, il profumo della vegetazione e finalmente, c’era una bella giornata di sole!


Purtroppo, il giorno prima piovendo molto, ho avuto problemi di infiltrazioni su Roger, che mi ha fatto perdere un’altra giornata di visite ed escursioni, ma che per fortuna, grazie alla straordinaria bellezza di questo luogo, ha saputo regalarmi degli scorci naturali fantastici. Quest’isola è davvero sorprendente!

Percorro circa 2 km su strada asfaltata, andando verso l’altra parte della baia, dove alla destra del porticciolo di Lopar, partiva un sentiero che costeggiava diverse calette, sino a salire dentro un fitto bosco. Proseguendo arrivo ad un bivio, incontro diverse tracce di caprioli, che mi portano alla spiaggia di Ciganka. (siccome stavo facendo un video di ben quasi 20 minuti… non ho alcuna foto di questa baia straordinaria!!!)

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La leggenda della spiaggia di Ciganka

Secondo una leggenda, la baia è stata denominata così, dopo che in riva al mare fu ritrovato il corpo di una zingara. La baia è fatta di pietra arenaria a strati, con sabbia fine e una costa rocciosa. Ciganka è anche una spiaggia per nudisti (e per i caprioli…). La zona è circondata da un bel sottobosco di erica arborea e pino nero, da diverse dune di sabbia; la collina stratificata è testimone del ricco passato geologico, infatti Ciganka, insieme alle baie di Sturic e Dubac, sono state dichiarate zone protette della natura. Camminando sulla spiaggia diversa da terreni e forme, sabbia, dune e roccia arenaria, incontro le due piramidi. Da qui si vede benissimo l’isola di Sveti Grgur (San Gregorio) e il Velebit, la più grande montagna croata, che ho percorso per gran parte del mio viaggio lungo la parte Adriatica della Croazia, e l’isola di Krk – Veglia.

CURIOSITÀ SU SAN MARINO…

Cosa hanno in comune fra loro il piccolo villaggio turistico di San Marino sulla costa settentrionale di Rab, e la piccola repubblica indipendente sull’Appenino tosco-emiliano? In effetti esiste un legame tra le due San Marino, almeno secondo gli abitanti di Lopar.

Secondo la leggenda il fondatore di San Marino era originario di Lopar. Nel III secolo lo scultore Marin Marinus, lasciò Lopar per lavorare alle fortificazioni di Ariminum, ossia l’odierna Rimini in Italia. Egli professava la fede cristiana e a quell’epoca l’imperatore Diocleziano perseguitava con grande ferocia i cristiani lungo tutta la costa adriatica, (ricordate Sant’Eufemia a Rovigno?), così Marin fu costretto a nascondersi in una grotta sul vicino monte Titano e diventò un eremita. Egli raccolse attorno a sè un gruppo di seguaci che costruirono sulle pendici della montagna una chiesa e un monastero da cui con il tempo si sviluppò la città- stato di San Marino. In seguito Marin diventò santo e San Marino (la repubblica) si gemellò con Lopar, i cui abitanti battezzarono un albergo e un centro turistico con il nome del loro illustre antenato.


Oggi San Marino è il patrono di Lopar ed è un personaggio particolarmente importante per la popolazione locale.


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LOPAR


Lungo il litorale di Lopar ci sono 22 spiagge di sabbia, tra cui alcune per naturisti. La penisola di Lopar, è costituita da pietra arenaria e segmenti di flysch, creati dalla sedimentazione di un grande estuario del fiume del passato, che ha trasportato enormi quantità di materiale alluvionale dalle attuali alpi. La sua conformazione geologica è vecchia circa di 50 milioni di anni, mentre sopra la baia di Crnika, le rocce sono state create da sedimentazione di calcare più di 100 milioni di anni fa.

Il San Marino Camping Resort, che ringrazio di cuore per la gentilezza mostrata, sorge sulla penisola di Lopar (Loparo) sull’isola di Rab (Arbe) nei pressi della meravigliosa spiaggia di sabbia di Rajska plaza,(Spiaggia paradisiaca) lunga circa 2 km,  talmente perfetta che nel 2012 la CNN l’ha annoverata fra le dieci spiagge più belle del mondo. È stata premiata con la bandiera blu per la qualità dell’acqua, la conservazione dell’ambiente e la sicurezza. Il camping è situato a 12 km dalla città di Rab, su terreno sabbioso e pianeggiante, all’ombra di pioppi e di pini. Ve lo consiglio, perchè ho trovato il personale davvero gentile, servizio di lavanderia gestito dalle signore del camping, negozio, ristorante (colazione, pranzo  e cena), ampi spazi, passeggiate, escursioni…

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Se avete un cane, portatelo nella parte meridionale della spiaggia e godetevi il bagno tutti assieme, o come noi, che abbiamo giocato per un intero pomeriggio!


Sapete che il re inglese Edoardo VIII e la sua accompagnatrice Wallis Simpson, usavano fare il bagno nudi nella baia di Kandarola? Si ritiene che quest’episodio abbia segnato l’inizio del naturismo nell’Adriatico.  C’è proprio una scena nel  film premiato “Il discorso del re“.

LA TORTA DI RAB

La ricetta segreta della torta di Rab (Rapska torta) risale al 1177, quando venne servita per la prima volta al Papa Alessandro III in occasione della benedizione della cattedrale dell’Assunzione di Maria sull’isola di Rab. L’ingrediente principale sono le mandorle, alle quali si aggiungono lo zucchero, i limoni e il tipico liquore di marasche. Invece non viene svelata la ricetta per realizzare la sua delicata pasta briseè, dal suo cuore profumato. Per creare un’eccellente torta, ci vogliono diversi giorni di lavoro!

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L’isola di Rab, ma ha letteralmente rapita, ho amato ogni cm di questo straordinario territorio, per quel poco che ho potuto visitare s’intende… perchè dopo la mia permanenza a Lopar, ci siamo diretti verso la città di Rab, dove il camping Padova, della stessa catena del San Marino e di quello dell’isola di Krk, catena Valamar, ci voleva spennare come polli, chiedendomi 6,20 euro a cane! Me ne sono andata, e così, ancora una volta, non ho visitato la zona, che è il fulcro del mio tour on the road… Ringrazio davvero la signora Maria della reception del camping San Marino, grazie a lei, ho potuto soggiornare in questo bel campeggio e godere di questa isola.

SPECIAL THANKS TO

@lowa_outdoor @noberasco

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